Non solo forza: le palette come strumento tecnico
- Daniele Belluzzo
- 2 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Le palette. Le vedi spuntare fuori da uno zaino prima di ogni allenamento o posate sul bordo vasca fedelmente vicino a pull, tavola, pinnette ( magari anche borraccia ) . Strumento immancabile per alcuni, evitato con sospetto da altri. Croce e delizia di nuotatori e allenatori. Ma siamo davvero sicuri di sapere come si usano bene e soprattutto, perché NON sono fatte solo per diventare più forti?
In questo articolo andiamo oltre il solito “aumentano la superficie = aumentano la forza”. Perché le palette, se ben comprese, sono uno strumento tecnico raffinato. E spesso non è l’uso ad essere sbagliato… ma l’idea che ci facciamo di loro.
🧱 1. Sì, servono anche per la forza. Ma non solo.
Partiamo dal classico: le palette aumentano la superficie della mano. Quindi?
👉 Più superficie = più resistenza = più lavoro muscolare.
Braccia, spalle, dorso, core. Tutto deve “spingere” di più. Ma è un’arma a doppio taglio: se le usi solo per “spingere di più”, stai sprecando gran parte del loro potenziale (e rischi anche di stressare la spalla).
🔍 2. La tecnica prima di tutto (soprattutto se usi anche il boccaglio)
Qui entriamo nel territorio interessante. Le palette diventano strumenti tecnici e non solo: strumenti di controllo e di correzione.
Come?
Allenare la percezione in molti casi vale molto più di allenare il muscolo. Le palette ti dicono cosa stai facendo — ma devi imparare ad ascoltarle.
🎯 3. Non sempre indossano in maniera classica
Le palette si possono anche impugnare (senza elastici o solo con quello centrale) per lavorare sulla direzione della trazione: in questo modo, se sbagli la traiettoria, la paletta scivola via o si muove, dandoti un feedback immediato.
Non serve gridare “alto il gomito!”: se l’angolo è sbagliato, il corpo te lo fa sentire. Questo tipo di utilizzo è perfetto per correggere gesti e aumentare la propriocezione specifica.
🧠 4. Consapevolezza del gesto
Il vero valore aggiunto delle palette è quindi quello educativo. Ti obbligano a sentire dove sta l'acqua. A cercarla. A tenerla. A spingerla con controllo.E quando lo fai bene... lo senti subito. La bracciata “aggancia”, il corpo resta in asse, la traiettoria fila.
È come passare da una tv in bianco e nero ad una a colori: la sensibilità cambia, e cambia il tuo modo di percepire l’acqua.
🧩 Conclusione: uno strumento, un attrezzo e una lente
Le palette non servono solo per fare braccia grosse.Servono per capire, sentire, vedere meglio cosa fai. Sono una lente. Un alleato del gesto tecnico. E se sai usarle con intelligenza, ci aiutano a lavorare l'efficienza, non la fatica a tutti i costi.
📌 In breve:
✅ Sì alla forza, ma con testa.
✅ Sì alla tecnica, se abbinate a boccaglio, impugnatura variata, esercitazioni mirate.
✅ Sì alla percezione: ascolta il corpo, non la fretta.
🎽 Il consiglio dell’allenatore: tieni sempre diversi tipi di palette nel borsone. Scegli in base all’obiettivo.
Daniele


Commenti