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Non solo forza: le palette come strumento tecnico

Le palette. Le vedi spuntare fuori da uno zaino prima di ogni allenamento o posate sul bordo vasca fedelmente vicino a pull, tavola, pinnette ( magari anche borraccia ) . Strumento immancabile per alcuni, evitato con sospetto da altri. Croce e delizia di nuotatori e allenatori. Ma siamo davvero sicuri di sapere come si usano bene e soprattutto, perché NON sono fatte solo per diventare più forti?


In questo articolo andiamo oltre il solito “aumentano la superficie = aumentano la forza”. Perché le palette, se ben comprese, sono uno strumento tecnico raffinato. E spesso non è l’uso ad essere sbagliato… ma l’idea che ci facciamo di loro.


🧱 1. Sì, servono anche per la forza. Ma non solo.


Partiamo dal classico: le palette aumentano la superficie della mano. Quindi?

👉 Più superficie = più resistenza = più lavoro muscolare.

Braccia, spalle, dorso, core. Tutto deve “spingere” di più. Ma è un’arma a doppio taglio: se le usi solo per “spingere di più”, stai sprecando gran parte del loro potenziale (e rischi anche di stressare la spalla).


🔍 2. La tecnica prima di tutto (soprattutto se usi anche il boccaglio)


Qui entriamo nel territorio interessante. Le palette diventano strumenti tecnici e non solo: strumenti di controllo e di correzione.


Come?

  • Se usi palette + snorkel, puoi isolare il movimento delle braccia e osservare (sentire!) cosa succede nella fase di trazione.

  • Puoi registrare l’angolo di ingresso della bracciata e nella trazione, percepire le sbavature nella direzione della spinta, notare se la mano “slitta” o non tiene l’acqua.


Allenare la percezione in molti casi vale molto più di allenare il muscolo. Le palette ti dicono cosa stai facendo — ma devi imparare ad ascoltarle.


🎯 3. Non sempre indossano in maniera classica


Le palette si possono anche impugnare (senza elastici o solo con quello centrale) per lavorare sulla direzione della trazione: in questo modo, se sbagli la traiettoria, la paletta scivola via o si muove, dandoti un feedback immediato.


Non serve gridare “alto il gomito!”: se l’angolo è sbagliato, il corpo te lo fa sentire. Questo tipo di utilizzo è perfetto per correggere gesti e aumentare la propriocezione specifica.



🧠 4. Consapevolezza del gesto


Il vero valore aggiunto delle palette è quindi quello educativo. Ti obbligano a sentire dove sta l'acqua. A cercarla. A tenerla. A spingerla con controllo.E quando lo fai bene... lo senti subito. La bracciata “aggancia”, il corpo resta in asse, la traiettoria fila.

È come passare da una tv in bianco e nero ad una a colori: la sensibilità cambia, e cambia il tuo modo di percepire l’acqua.


🧩 Conclusione: uno strumento, un attrezzo e una lente


Le palette non servono solo per fare braccia grosse.Servono per capire, sentire, vedere meglio cosa fai. Sono una lente. Un alleato del gesto tecnico. E se sai usarle con intelligenza, ci aiutano a lavorare l'efficienza, non la fatica a tutti i costi.


📌 In breve:

Sì alla forza, ma con testa.

Sì alla tecnica, se abbinate a boccaglio, impugnatura variata, esercitazioni mirate.

Sì alla percezione: ascolta il corpo, non la fretta.


🎽 Il consiglio dell’allenatore: tieni sempre diversi tipi di palette nel borsone. Scegli in base all’obiettivo.


Daniele

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