🇺🇸 Trials Usa 2025 - il giorno 5 di Santo Condorelli: l’uomo che sfida il destino
- Daniele Belluzzo
- 9 giu
- Tempo di lettura: 6 min
Partiamo dalla fine.
Partiamo dall'ultima gara, dalla finale A dei 50 stile libero maschili. Si, ok, ha vinto il solito Jack Alexy. Il gigante americano ha imposto ancora una volta la sua supremazia nello stile libero veloce con 21.36.
Ma non è di questo che volevamo parlare.
Qui c'è una storia da raccontare e, probabilmente, non basterebbero una dozzina di pagine per farlo. Proviamoci in poche righe.
Questa è la storia di Santo, un ragazzo Americano, nato in Giappone da papà statunitense ( con origini italiane ) e mamma canadese.
Santo e il papà, che lo seguiva in acqua già dalle prime bracciate, hanno un sogno: vincere le Olimpiadi.
Santo è un ragazzo dall'incredibile talento in acqua, al contempo carismatico ed attrattivo all’esterno; disponibile e buono fuori dalle corsie ma sa essere anche rabbioso ed impulsivo; neanche lui sa bene dov'è il suo centro.
Ci volle davvero poco per vedere il suo talento cristallino in acqua, già nelle sue gare giovanili si poteva vedere un nuotatore diverso, uno di quelli che nascono ogni 100.000. Su youtube potete trovare qualche sua gara fatta durante il suo periodo al college ( Bolles ), e anche prima. Ha vinto quasi ogni sfida a livello giovanile.
L’obiettivo di Santo e di Joseph, il padre, però rimaneva quello di vincere le Olimpiadi, ed un buon modo per farlo era andarci, il prima possibile.
Per questo motivo ha deciso di rappresentare il Canada dal 2012, a 17 anni, fino al 2017.
Lui, Jo e il loro dito medio, diventano un simbolo già dai Mondiali del 2015 ( a dir la verità da molto prima, ma il Mondo se ne accorge qui ).
In quell’occasione Santo, appena 20enne, passa le batterie con 48.77, poi acciuffa la finale di un soffio ( ottavo a 48.49). Ma il loro obiettivo era vincere. Non importa chi ci sarebbe stato davanti in qualifica.
Se hai una corsia, hai una possibilità.
Così, nel giorno della finale PARTE FORTE, 22.75, sarebbe stato il suo marchio di fabbrica. Tocca quarto, per un soffio, 48.19, a 7 centesimi dal podio di una gara che fino a poche ore fa aveva rischiato di non fare. Maledetti centesimi. Rammarico ancora più grande visto il 47.98 in prima di staffetta ai Panamericani di qualche settimana prima.
Come non poter dare ancora più spettacolo, un anno dopo, alle Olimpiadi? Impossibile.
E quindi via: ogni volta che entra in acqua, stabilisce un personale, la forma di Santo è smagliante, il percorso degli ultimi mesi di avvicinamento un pò meno. Ma gli affari lineari non sono graditi in casa Condorelli. 21.83 nei 50 stile, 51.60 nei 100 farfalla, ma nella sua gara che vuole fare lo show.
Finale dei 100 stile libero. Passaggio forte? No, ancora più forte, 22.22. Praticamente meno del suo migliore nei 50 se consideriamo che qui sono i piedi a toccare, non la mano.
Ma lo nuota divinamente, decontratto, porta i passaggi dei 100 stile libero in aree ancora inesplorate, fino a quel momento impensabili.
Tocca quarto anche qui, in una gara che più si guarda e più sembra impossibile che non abbia vinto.
Provateci, vedetela, mandatela indietro 50 volte e rivedetela, avrete questa stessa sensazione anche voi.
Domina letteralmente 75 metri, ha fatto sembrare la finale Olimpica dei 100 stile libero, fino a quel momento tradizionalmente omogenea, quasi una finale regionale dove il ragazzino di turno passa con più di un corpo di vantaggio. Non una buona virata, ai 75 la difficoltà è evidente. Quando sembrava tutto finito, verso gli 85/90 metri, è li che continua a nuotar bene, pur senza energie, e gli altri, che lo stavano riprendendo, sembrano non riprenderlo fino in fondo in quegli ultimissimi metri.
Quarto, 3 centesimi dal campione Olimpico uscente Adrian, e 8 centesimi dal belga Timmers.
Sembra abbia tirato la gara, quasi costruita, resa più semplice, ai nuotatori che nuotavano alla sua sinistra ( Chalmers che ha vinto) e alla sua destra (Timmers, che arriva secondo).
Dopo Rio Santo ha 21 anni, un presente raggiante, un futuro radioso.
Che fa secondo voi? Semplice, smette.
Si vabbè, non smette del tutto, si prende una pausa, molto lunga, in cui pensa alla sua vita fuori.
Scelta incomprensibile a tutti, non a lui.
Dressel ( classe 1996 ) è diventato il Dressel che conosciamo, dal 2016 ( dove è arrivato sesto nei 100 stile libero, alle spalle di Santo in finale ) ai mondiali 2017 dove ha dominato il mondo.
Santo no, non lo accettava quel quarto posto.
Smette. Mai definitivamente ma si allontana dalla vasca.
Da questo momento in poi è una sequenza che diventerà ricorrente nella carriera di Condorelli, un continuo rollercoaster, si è ripetuto molte volte questo tira e molla, ogni volta tornando su livelli di eccellenza, un unicum, imparagonabile alla storia di nessun altro nuotatore, neanche a quella di Anthony Ervin. Non a caso il suo nome.
Il suo periodo in Italia è dolce e controverso. “La bella vita” come diceva, qualche mese di troppo per ambientarsi, anche se da subito ha nuotato bene e veloce, tornando ad essere un nuotatore performante con pochi giorni di allenamento.
La qualificazione al mondiale dopo uno stop, il quarto posto della staffetta con i suoi compagni di squadra e di allenamento. Questo quarto posto che ancora una volta si presenta davanti a lui.
Da qui la decisione di tornare negli Stati Uniti per preparare la sua seconda Olimpiade. Tra diversi cambi di guida tecnica torna dal suo allenatore giovanile, Sergio Lopez con il suo assistente Payton Brooks, il periodo insieme ad Ostia, la qualificazione Olimpica nei 100 farfalla al Sette Colli, la medaglia d'argento con la staffetta a Tokyo.
<< Boss 3.10.9 mi gaserebbe un sacco in vista dell’Olimpiade >> mi diceva l’anno prima, non credendolo possibile. Ci stringemmo la mano.
In Korea fu 3.11.39 ( ancora gli devo una cena per questo ) a Tokyo fu 3.10.29 la mattina, primo tempo, impensabile, il pomeriggio 3.10.11, secondi solamente dietro ai migliori Stati Uniti.
Ma era un Condorelli per la prima volta spento, che non brillava di luce interna e di energia come era naturale fare solo a lui. Non sentiva più sua la missione Italiana.
Era ora di cambiare
Torna negli Stati Uniti.
Scherzava ai microfoni: << forse alla prossima Olimpiade rappresenterò il Giappone. Sono il nuotatore più internazionale di tutti >>. Iinvece no.
Santo e Joseph ci hanno riprovato, con vari allenatori, in vari posti, tanti quanti è difficile tenerne davvero il conto; dei posti, degli allenatori, così come delle idee, apparentemente in antitesi, ma mai così logiche nella LORO visione. Sempre con quell'obiettivo scritto in testa.
Il percorso sembrava andar bene, chiaramente mai lineare, parleremmo di un’altra persona altrimenti, ma andava bene, era spesso in linea con quello che sarebbe servito per arrivare ad esser membro della corazzata America a Parigi. Ma l'impossibilità di gareggiare ai Trials 2024, sembrano spegnere definitivamente il loro sogno.
Gennaio 2025, Joseph Condorelli decide di seguire suo figlio dall'alto. Santo vuole riprovarci, con suo padre ancora più vicino.
Si specializza sui 50, gara che ha sempre creduto la sua principale, al contrario dell'opinione di tutto il Mondo che lo vedeva più performante sulla doppia distanza in gara. Certo, tutto il mondo non sa che Santo in allenamento nuotava regolarmente sotto i 9 secondi netti ( si, avete letto bene ) nei 25 metri (tempi allo stacco), dando più di mezzo corpo a chi 21” in lunga lo ha nuotato tantissime volte. In gara nei 50 questo sei vedeva meno, ecco da dove nasce l’opinione del “Mondo”, ignaro di tutto.
Santo non è il Mondo. Santo è Santo. E Santo + Joseph sono più forti di tutti, soprattutto del Mondo.
Trials 2025, 21.68. Record personale a 30 anni suonati, tocca secondo, si qualifica per i Campionati Mondiali di Singapore con gli Stati Uniti, nei Trials più difficili del mondo, per distacco.
“ Ce l’abbiamo fatta “ pensa, dice, scrive.
Lui e Joseph ce l'hanno fatta.
Il sogno di vincere le Olimpiadi rimane ancora li, in sospeso per qualche anno. State certi che non tramonterà qualsiasi cosa accada finché quella gara non sarà terminata.
Ma intanto si sono qualificati con la Nazionale Statunitense. la loro Nazionale.
“… ora sono quasi più in pace con me stesso “. E noi saremo qui a tifarti, perché è impossibile non volerti bene.
Per gli altri risultati del giorno 5… https://www.omegatiming.com/2025/world-champs-team-trials-live-results ... ho scritto quello che mi importava più scrivere
Daniele

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